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Cesare Tonolli

L'icosaedro è un solido di venti facce, ognuna delle quali è un triangolo di tre lati uguali. Nessuno sa perché Cesare lo abbia scelto, nel 2013, come soggetto della sua opera. Forse per la regolarità della figura, forse per i contrasti tra la solidità della forma e la leggerezza di una struttura completamente aperta.

Il mistero attorno alle sue scelte artistiche era una costante. Non tanto per il gusto di celare i significati al pubblico, quanto invece per la spontaneità di cui era intrisa la sua cifra artistica. Produceva lasciandosi guidare dall'istinto, guidato dal suo intimo senso per il bello.

Cesare traboccava del suo innato bisogno di creare segni, forme, immagini. Se l'aveste conosciuto anche solo superficialmente, l'avreste immediatamente e nitidamente percepito.

Era come se cercasse nella sua produzione qualcosa che gli raccontasse, o gli confermasse, chi era lui. Come se i significati prendessero sostanza nel momento stesso in cui lavorava a un nuovo pezzo, a un nuovo quadro, a un nuovo simbolo.

Cesare Tonolli - Icosaedro

ICOSAEDRO

Cesare Tonolli - Icosaedro
Cesare Tonolli - Opera cerchi concentrici
Prima mostra personale di Cesare Tonolli - 3 ottobre 2009
Prima mostra personale di Cesare Tonolli - 3 ottobre 2009
Prima mostra personale di Cesare Tonolli - 3 ottobre 2009

500

500

500

500

500

Cesare Tonolli - I love 500
Cesare Tonolli - 500 take it easy
Cesare Tonolli - 500 take it easy
Cesare Tonolli - 500 take it easy

CESARE

Cesare Tonolli - Take it easy

Take it easy era uno dei motti che usava quotidianamente e che da un certo punto in avanti ha cominciato a comparire nella sua produzione digitale e street art.

La 500 era l'auto della madre che aveva perso quando ancora era piccolo, anch'essa tra i protagonisti della sua espressività visiva che nel tempo era divenuta virale grazie a edizioni limitate di stickers, spille, t-shirt, borse.

I cerchi irregolari, fintamente concentrici, ingarbugliati tra loro, erano un altro concetto estetico che lo ha spesso guidato.

C'erano elementi ricorrenti nella sua sensibilità e altri che nascevano all'improvviso, senza poi ritornare. Come Icosaedro.

La ragione non è mai emersa con chiarezza e forse era esattamente questa la cosa più chiara: Cesare aveva un rapporto con l'arte che non apparteneva a un piano concettuale, razionale, analitico. L'arte per lui era cosa da vivere, da sentire fisicamente, da respirare, da produrre. Era cosa che, invece che guidata, andava seguita.

Cesare Tonolli - Cerchi concentrici
Cesare Tonolli e il suo Lino
Cesare Tonolli - Take it easy

Cesare, in ogni caso, c'è ancora.
Ve ne potete accorgere voi stessi, scrivendo il suo nome su Google.