Quella volta che abbiamo invitato il Francesco Costa, vice-direttore de Il Post, abbiamo costruito altre competenze su come sia importante a volte uscire dai sentieri tracciati dai manuali, grazie al loro esempio: un sito d'informazione che ha vinto la sua scommessa percorrendo una strada che i teorici del marketing editoriale avrebbero definito un suicidio.
Quell'altra volta che abbiamo invitato Nicola Carmignani - uno dei più seguiti igers italiani, di spalle nella foto sopra - a parlarci delle prossime evoluzioni di Instagram stavamo costruendo conoscenze in anticipo su quanto sarebbe accaduto di lì a breve su quel social.
Quella volta che abbiamo deciso di andare ad alimentare i nostri neuroni a New York, a Mosca, a Berlino, a Bilbao - e persino a Tokyo, dall'altra parte del mondo - stavamo costruendo il seme di idee che ancora non sospettavamo di avere. Stavamo costruendo un archivio che avrebbe lavorato sottotraccia a nostra insaputa e che sarebbe emerso nel momento del bisogno, quando quel preciso progetto ne avrebbe avuto il preciso bisogno.
Tutte quelle volte che abbiamo ideato e organizzato eventi aperti al pubblico con ingresso libero - per invitare tutti a disegnare e scambiarsi t-shirt, o per seminare desideri in vaso, o per visitare un autobus trasformato in museo (con creazioni come il panino McGyver nella foto sopra), o per fare mille e una altre cose - stavamo costruendo un altro pezzo del mosaico che vogliamo sia copiaincolla.
Un posto diverso, un'agenzia creativa, una soluzione che pensa alla forma per far esplodere la sostanza. Sostanza di progetti e risultati. Tutti costruiti qui.