Dentro alla definizione di social media marketing vivono numerosi concetti. Cerchiamo qui di spiegarne i più fondamentali, partendo da un presupposto: ogni concetto, ogni attività, ogni fase del processo, vengono studiati e messi in atto con il fine di ottenere un'esperienza di brand che il pubblico possa trovare interessante e coinvolgente.
Nessuno, nel corso della sua personalissima consultazione dei social, ama essere interrotto da flussi di avvisi promozionali. Quel che viene unanimemente accettato che possa accadere mentre si guarda la tv - l'interruzione pubblicitaria - non viene altrettanto perdonato in quell'habitat. Ecco perché un brand deve creare un'esperienza. Un sistema di social advertising che coinvolga e crei intrattenimento. Che lo faccia in modo coerente con l'ambiente social in cui si trova e in maniera funzionale agli obiettivi del marchio.
A partire da questi presupposti vengono studiati piani editoriali e successioni di contenuti. In questo ambito, il lavoro strategico pubblicitario assume ancor di più connotati autorali. Qual è l'identità del brand? Come può essere trasferita attraverso il suo tone of voice? Come il brand può dimostrarsi al passo con l'attualità e con le vite del suo pubblico? Dalle risposte a queste domande nasce la strutturazione di piani editoriali.
Un piano editoriale non è altro che lo sviluppo programmato dei contenuti social. Vengono solitamente ideati su scala mensile e prendono forma attorno a dei filoni di contenuto ragionati in fase di strategia creativa e condivisi con il cliente. Esisteranno tipi di contenuto più dedicati al racconto del prodotto, tipi pensati per raccontare l'attualità nelle chiavi del brand, tipi progettati per comunicare concorsi promo, oppure per fare cultura di prodotto, oppure per trasferire la storia di un'azienda, e per molte altre finalità ancora.
Ogni piano editoriale deve interpretare il patrimonio di un marchio (i suoi prodotti, i suoi valori, il suo carattere, ogni cosa) e restituirlo al pubblico in contenuti che siano per lui interessanti e pronti da decifrare. Non è più il marchio che si limita a pubblicizzarsi; è il marchio che si mobilita per incontrare i gusti e gli interessi e, soprattutto, le emozioni del suo pubblico. E quando diciamo "suo" pubblico intendiamo proprio suo: il social marketing non ha veicolazioni generaliste. Il social marketing è diretto esattamente al target di riferimento. Parliamo solo a chi vogliamo, solo a chi è utile rivolgersi.