Il panorama delle produzioni video che progettiamo e definiamo seguendone ogni singola fase di lavoro, è davvero ampio e variegato. Le ragioni sono da ricercare nella differente tipologia di società che sceglie di affidarsi a noi - ad una prima lettura semplicistica: aziende B2B saranno più interessate a film corporate, mentre aziende B2C propenderanno invece per film coinvolgenti - e di conseguenza nei differenti obbiettivi dicomunicazione a cui è logico che mirino.
La rosa della progettualità legata agli spot pubblicitari può essere schematicamente suddivisa in tre macro-categorie: film corporate, film di prodotto, film entertainment.
Nel campo del corporate si tratta di produzioni prettamente istituzionali. Le loro finalità tipiche riguardano l'utilizzo del contenuto in ambito fieristico, per "arredare" una postazione di rappresentanza all'interno dell'evento, oppure in ambito di convention ed eventi interni in cui quel film viene mostrato ad una platea generalmente di addetti ai lavori oppure prospect. In questi casi il racconto deve limitare la scrittura creativa senza tuttavia rinunciare alla forza dello storytelling. Non dobbiamo emozionare ma dobbiamo comunque coinvolgere un pubblico di umani. Ecco perché non rinunciamo nemmeno in queste situazioni ad aggiungere concetti e narrazioni alle semplici sequenze di personale al lavoro o sistemi produttivi in funzione.
Le due restanti macro-categorie di film di prodotto e film entertainment hanno molti punti di contatto e alcune marcate differenze. I punti di contatto riguardano la loro cifra decisamente votata all'emotività. Può trattarsi di emotività con inclinazione all'ironia oppure con significati più toccanti, la cosa fondamentale è arrivare al coinvolgimento di chi guarda, andare a toccare le corde più sensibili in un senso o nell'altro. Le distanze invece riguardano spesso la struttura narrativa: nel caso di spot di prodotto il cerchio concettuale è più stretto, ruota attorno alla comunicazione della referenza e al racconto delle sue promesse; nel caso di film entertainment - una dinamica tipicamente web - il cerchio è molto più largo e lo spettatore viene accompagnato lungo un percorso prima di raggiungere la marca. Un percorso fatto di più puntate (la serialità), oppure di messaggi inizialmente più criptici (il teasing), oppure di tormentoni (la viralità) che in un primo momento lasciano sullo sfondo marca e prodotto per svelarli in seguito, quando il potenziale comunicativo sarà stato accresciuto a dovere.
Le distinzioni in macro-categorie lasciano in ogni caso il tempo che trovano. Pretendere di poter incasellare ogni singolo progetto in categorie rigide è complesso, e oltretutto anche poco utile. Va da sè che in molte situazioni i confini non possono essere così definiti e che le competenze e gli approcci specifici dell'una o dell'altra si possono parzialmente sovrapporre per assolvere nel modo più efficace i compiti a cui quel contenuto è chiamato.