
Il Social Selling non si fa vendendo
Il Social Selling non è solo vendere sui social, ma è nutrire chi ha il potere d'acquisto: è fare Lead Nurturing.
Alimentare e curare i nostri contatti al fine di avvicinarli ai nostri prodotti e servizi.
Qual è, dunque, il ruolo dei social media nel raggiungimento degli obiettivi di vendita?
Connessione, non collezione
È proprio dal network che nascono relazioni H2H (Human to Human) che potrebbero potenzialmente trasformarsi in relazioni B2B (Business to Business).
È indispensabile che esistano un valore e una motivazione professionale.
Creare connessioni, non collezioni di contatti
Profilazione, non targetizzazione
I nostri contatti devono assomigliare il più possibile alle nostre buyer personas, alla nostra audience reale, il “cliente ideale” a cui rivolgersi, parlare e pensare quando si va a rinnovare la nostra offerta.
Parallelamente, l'attività di profilazione deve proseguire anche attraverso ai feedback che riceviamo.
Ascoltare il target, oltre a colpirlo
Interazione, non automazione
Il processo di vendita/acquisto è sempre meno basato sui messaggi commerciali e diretti che vengono forniti ai potenziali clienti dalle aziende e sempre più focalizzato sulla costruzione di un rapporto di valore, pertinente, attuale con essi.
Interagire in modo personalizzato, non automatico
La community di Spuma di Sciampagna
Il caso del social di Spuma di Sciampagna è un ottimo esempio di Social Selling. Oltre alla creazione di piani editoriali, infatti, per il brand della cura della casa e della persona, in agenzia ci occupiamo anche della gestione stessa della fanpage Facebook. Una fanpage che è una community a tutti gli effetti.
Il target è quello coinvolto negli acquisti domestici e si vede snocciolato prevalentemente sulle donne 25-64: le più young sono le meno interattive ma sempre pronte a seguire le novità di prodotto e a valutare attentamente il contenuto della quotidianità femminile raccontato da Spuma; le più tradizionaliste, sono quelle storicamente legate al marchio e spesso già fidelizzate. Mantenerle tali è anche compito del social media manager. Analizzando infatti questo secondo gruppo di target, è facile intuire l'elevatissimo tasso di interazione che genera. Il motivo è semplice: la voce femminile di Spuma è una voce che diventa molto di più: diventa amica della donne, diventa la consigliera capace di suggerire alle donne attente alla qualità non solo un prodotto buono e soddisfacente, ma che sa anche concentrarsi sulla buyer personas, quindi appunto sull'aspetto umano. Il social marketing, per vendere, deve anche e soprattutto saper ascoltare.

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