Non abbiamo nessun imbarazzo a dire che i personaggi del film copiaincolla sono stati scelti per un buon cinquanta per cento semplicemente sulla base della loro estetica spiazzante, della loro distanza dall'immaginario comune legato a un ufficio, così come non abbiamo alcun timore di essere accusati di eccessi poetici ammettendo che l'altro cinquanta per cento è frutto del loro valore metaforico, o meglio, delle metafore che noi abbiamo visto in loro: nello squalo, nella dama, nell'astronauta e nella hostess.
Per esempio quindi, di quali metafore è depositaria la hostess? Quali iconicità le attribuiamo? Eccone un elenco tutt'altro che esaustivo.
A di Altitudine.
Un modo differente di chiamare l'aspirazione.
C di Comunicazione e anche Capacità di attrarre l'attenzione del pubblico.
Questo è un punto fondamentale del significato della figura della hostess. Provate a pensare all'utilizzo che fa della comunicazione non verbale, della gestualità, nel momento in cui nei minuti appena precedenti al decollo la si vede posizionarsi in piedi, al centro delle file dei seggiolini, per spiegare dove trovare il sacchettino di carta utile in caso di nausea o cosa fare in situazioni di emergenza, illustrando con gesti chiarissimi ogni passo da fare.
Non è semplice trovare un momento più potente di quello per far passare che comunicare bene può essere questione di vita o di morte - per fortuna nel nostro caso solo figurate, legate al successo o all'insuccesso di un progetto. Ma non è tutto qui: la hostess è una martire della ripetitività del messaggio - se tutti già sanno cosa dirai, se sei prevedibile, nessuno ti presterà attenzione - che dimostra quanto il pubblico possa ignorare anche il contenuto più importante per lui, per la sua stessa vita, se questo non è attraente, se non si rinnova, se non si adegua al suo gusto, se non lo stupisce.
La hostess è dunque una comunicatrice formidabile da un lato e un'icona del fallimento stesso della comunicazione dall'altro. La volevamo perché rimanga ogni giorno per noi un monito di quel che potrebbe accaderci se iniziassimo a essere affetti da ripetitività e incapacità di rinnovamento.
D di Decollo.
Alcuni lo chiamano kick off, altri la partenza, l'avvio, il lancio. La hostess richiama immediatamente a qualcosa che spicca il volo alla ricerca dell'altitudine di cui sopra. Un altro bel momento che le appartiene e che non vogliamo mai smettere di vivere.
G di Gesti.
Se ne parlava poco fa a proposito della comunicazione non verbale che utilizza la hostess. Non sarebbe male però se la hostess si mettesse a fare anche altri gesti: arrabbiati, volgari, offensivi. Pensate alla forza di quell'immagine per una campagna adv: lei solitamente composta che si mette per una volta a usare la sua gestualità per attaccare qualcuno, per creare un contrasto formidabile tra la sua ingessata eleganza plastificata e l'insulto. Ecco, per dire, questo è l'esatto opposto della ripetitività e dell'incapacità di stupire di cui parlavamo poco fa.