Potete stare certi di una cosa: se oggi, fine primavera-inizio estate del 2019, nessuno avesse ancora inventato l'altalena, senza dubbio qualcuno la inventerebbe ora. Perché una buona idea è senza tempo. E perché l'altalena è uno strumento capace di stabilire una connessione emotiva con le persone. Qualcuno appassionato di inglesismi e che viva e lavori nel mondo del marketing e dintorni, lo chiamerebbe engagement.
Un engagement che nel caso dell'altalena costruisce il proprio successo anche sul suo carattere libero e mai troppo chiuso dentro ad un solo comportamento. Su un'altalena puoi baciare il fidanzato ai giardinetti utilizzandolo come una seduta su cui ondeggiare con movimenti impercettibili.
Su un'altalena puoi andare piano, oppure molto forte. Un bambino può anche giocarci avvitando il seggiolino e poi lasciandolo andare per guardarlo girare vorticosamente fino alla posizione di partenza. Su un'altalena si può anche andare molto veloci e molto in alto. Si può addirittura tentare un pizzico di adrenalina saltando a terra mentre arriva nel punto più alto e atterrare sul prato dopo un breve volo nel vuoto.
L'altalena avrà sempre successo - per restare dentro un freddo approccio marketing, trattandola come fosse un prodotto, un contenuto, un progetto pensato per il pubblico - perché è un mezzo divertente, intuitivo, facile. E non è scontato trovare mezzi che lo siano.
Come non è scontato comprendere, dentro ad un parco giochi o seduti in riunione con un cliente, che il mezzo deve adattarsi alle nostre volontà. Ai nostri bisogni.