Pack ed etichette parlanti, ma la domanda ora è: parlanti per dire cosa? E inoltre, per dirlo come? Sostanzialmente per raccontare cosa il prodotto può fare per i consumatori, come può interagire con le loro attuali abitudini alimentari o come può altresì stimolarne di nuove.
Un sistema pack in grado di lanciare al consumatore, fin dal momento della scelta a scaffale, suggestioni e spunti con toni e parole da lui riconoscibili con assoluta facilità ed immediatezza; intendiamo messaggi altamente visibili e lontani da aspetti tecnici ed approfonditi - imprescindibili per il target Horeca, meno semplici ed incisivi per la grande distribuzione - e del tutto protesi verso lo sguardo ed il palato del pubblico che transiterà proprio da quella corsia della GDO.
In questo modo apparirebbe, istantaneamente e con chiarezza cristallina, che il prodotto rappresenta una nuova esperienza. Una nuova forza che permetterebbe di motivare profondamente la scelta a scaffale del pubblico senza tuttavia esigere da lui le alte soglie di attenzione necessarie per esaminare il retro di una confezione.
Così abbiamo iniziato a lavorarci. Per la crema di balsamico, abbiamo discusso di come gli stili di vita e la grande ribalta che hanno avuto i talent cooking show della TV abbiano trasferito l'attenzione del pubblico verso una cucina creativa fai da te.
Per il packaging dell'aceto balsamico biologico e dell'aceto allo scalogno, invece, abbiamo prediletto l'utilizzo di una comunicazione più raffinata e che potesse mostrare il prodotto in tutta la sua interezza.
Fin da subito, fin dal pack, il pubblico comprende con chiarezza quali vantaggi potrà ottenere dal prodotto, come lo potrà utilizzare e quali risultati potrà raggiungere.
Crediamo che le soluzioni di packaging e di etichetta, in ogni loro possibile applicazione e sviluppo, oltre a curare aspetti estetici e di ricerca in termini di design debbano essere investite verso l'intuitiva funzionalità di scelte più parlanti.