Secondo coloro che nell'agenzia di comunicazione copiaincolla seguono questo tipo di analisi, un progetto come Users Profiling è interessante sotto due aspetti in particolare: per prima cosa dimostra che un sito web è un progetto che non può considerarsi esaurito con la sua messa online; inoltre, dimostra che i numeri sono qualcosa di oggettivo, ma che senza la giusta lettura possono rivelarsi muti, se non addirittura errati.
Se le aziende - qualsiasi tipo di aziende siano - diventeranno consapevoli di questo, non potranno che derivarne importanti vantaggi sia per coloro che i siti web li progettano, li realizzano, li vendono e sia per coloro che i siti web li acquistano per farne fonti di ricavi. Il progetto sviluppato in agenzia, UP, appunto, analizza i dati di un e-commerce con spirito critico, alla ricerca di risposte che possano indirizzare una graduale evoluzione dell’e-commerce. Per renderlo molto più usabile e molto più remunerativo.
Chi visita l’e-commerce? Che esperienza ha del sito? Da dove arriva e dove vorrebbe arrivare? Come potrebbe acquistare di più o meglio? Chi torna a visitare il sito e chi no? E per quali ragioni tornano o non tornano? Il lavoro di uno studio come UP, prima ancora che nel trovare le giuste risposte, consiste nel porsi le giuste domande. Non esistono manuali. Non esistono regole. Non esistono domande universalmente utili. Per ogni sito analizzato si deve ripartire da zero. Un numero apparentemente negativo può non essere un dramma, come uno positivo può non certificare un successo.
Tutto questo è avvenuto anche per l’analisi del caso www.soundtaste.eu. Ne sono nati spunti di riflessione e suggerimenti utili per comprendere quali interventi affrontare e come affrontarli per garantire al sito una razionale evoluzione.