L'idea di inviare un oggetto in edizione limitata - progettato, realizzato e assemblato ad hoc - per raccontarsi a clienti e prospect è non comune di per sè. Diventa ancor più non comune se quell'oggetto è un pezzo di cemento preso dalla struttura della vostra sede aziendale.
La sede di copiaincolla è un luogo non comune. Anche i classici luoghi comuni rivisitati con chiavi controintuitive, cambiandone un elemento, si trasformano in luoghi non comuni. Da questa doppia premessa nasce l'idea di questa campagna, di questo oggetto - che poi in realtà sono almeno due oggetti - di questa cosa non comune.
Un cubo di cemento con una fenditura che lo rende un porta foto (ma anche cartoline, stampe, biglietti a visita); un piccolo libretto di stampe su cui abbiamo dato parole e immagine a una decina di luoghi non comuni (il nero sfiga, per esempio, così come meglio non parlare a una donna col circo, oppure non esistono più le mezze ragioni e molti altri); il sito luogononcomune.it riservato ai destinatari della campagna su cui trovare molti altri luoghi non comuni, votare il migliore che diventerà una t-shirt, spedire cartoline digitali dei luoghi non comuni a qualcuno.
Con questi sentimenti e questi bisogni è nata la campagna copiaincolla luogo non comune. Ora non crediamo sia il caso di svelarla oltre perché dopotutto è qualcosa che dovreste godervi tra le mani o sul sito. Che è molto meglio vivere piuttosto che farsi raccontare.