Due consapevolezze che poi sono tre
L'esperienza di design del packaging della nostra agenzia è una lunghissima esperienza. Eppure ogni volta che un cliente richiede a copiaincolla la progettazione grafica di un pack food o di qualsiasi altro settore merceologico, copiaincolla parte da zero. Parte da zero, ma con due consapevolezze: la prima, il bagaglio di competenze e tecniche sempre più raffinate negli anni comune tra i progetti di packaging, e la seconda, ovvero questa.
"Sviluppare un food packaging vuol dire considerare ogni specifica di quel singolo progetto"
(Qualcuno di noi in riunione)
Sembra banale ma non lo è. Un'agenzia che come la nostra si dichiara agenzia di comunicazione creativa deve essere molto di più di questa dichiarazione, se ha a che fare con un progetto di packaging e col suo sviluppo.
Può essere creativa nel naming del prodotto, nella sua immagine di linea e di singola referenza. Può giocare con le parole, può modellare le forme, può sbalordire con i colori. Ma prima o poi deve scendere dalle nuvole e pensare allo sviluppo tecnico e logistico di quel packaging. Deve passare dal sereno al variabile. Anzi, alle variabili. Che tipo di packaging di prodotto dovrà essere sviluppato? Si tratta di alimenti freschi? O surgelati? Sottovuoto? Sarà distribuito su suolo nazionale o all'estero? Subirà trasporti particolari?
Un'agenzia creativa-ma-non-solo come la nostra deve avere una terza consapevolezza.
"Un'agenzia creativa deve essere consapevole di ogni passaggio di quel pack dal momento della produzione fino al suo arrivo al consumatore"
(Qualcun altro di noi in un'altra riunione)
Design grafico e sviluppo tecnico viaggiano assieme. Analisi volte a costruire una facciata meravigliosa e al contempo garantire un tetto di protezione che preservi gli interni.