Per rendere reali le idee più ambiziose che ancora non esistono e per fare in modo che funzionino sul serio, servono tre cose: le buone idee, il tempo, il denaro.
La buona idea avuta nasce dal concetto molto semplice che amiamo il nostro lavoro ma ancora di più la nostra vita, che in nessun modo vorremmo mai che il lavoro la invadesse oltre i confini che è giusto riservargli, che in nessun modo vorremmo che lavoro e vita entrassero in conflitto e ci costringessero a scelte difficili e fastidiose.
Fissate queste premesse risulta facile avere buone idee che hanno l'obiettivo di trovare i più armoniosi punti di contatto tra la sfera professionale e quella privata, indipendentemente dal fatto che quel privato sia costruito o no attorno a una famiglia e/o a dei figli.
La buona idea in questo caso era dunque creare un baby parking aziendale e il tempo è servito per trovare le soluzioni per renderla reale.
Lo abbiamo usato per individuare gli spazi adatti e per comprendere come li avremmo potuti rendere spazi per far passare del tempo a dei bambini per giocare, fare i compiti, fare merenda, riposare.
Lo abbiamo usato per capire che con le giuste soluzioni alcune aree della company house avrebbero potuto cambiare pelle ed essere arredate, per esempio, con mobili pieni di vani a scomparsa che nascondessero materassini per le nanne pomeridiane, peluches, barattoli pieni di pennarelli, una grande nave dei corsari in legno, palline e palloni, agli occhi dei clienti ospitati lì per il kick-off di una campagna integrata e intenti a guardare una presentazione su un grande schermo ignari del fatto che quello stesso schermo altro non è che una LIM, come quella delle scuole, su cui i bambini disegnano robot e unicorni non appena quello spazio torna nelle loro mani e sputa fuori da ogni dove i materassini, i peluches, i barattoli dei pennarelli, la nave dei pirati e tutto il resto.
Il denaro è indubbiamente servito. Difficile però avere il dubbio che sia una spesa e non un investimento se pensate che quelle aree e quei momenti possono risolvere grandi problemi a un genitore e se pensate che quel genitore è una risorsa dell'azienda.
Una risorsa che si può decidere di abbandonare al suo destino con un semplice "sta a lui/lei trovare una soluzione per venire al lavoro anche se non sa dove mettere il figlio" oppure aiutare con un "ti farebbe comodo Mary Poppins per qualche giorno in azienda e gratis?". La scelta è tra risorse che non riescono a conciliare al meglio il loro lavoro qui con la loro vita e risorse che invece ci riescono.
Siamo dei romantici sognatori? Allora eccovi due domande ciniche e materiali: voi tra quei due generi di risorse chi scommettereste possa avere uno stato psicofisico migliore e lavorare con maggiore efficienza? A chi dei due affidereste i vostri progetti?