Continuiamo a parlare di questo ultimo anno, ma perché? Cos'ha avuto di tanto speciale?
Di speciale ha avuto i molti premi - quella cosa della nuova mensola che abbiamo dovuto montare è vera, sul serio - e di speciale ha avuto i nuovi orizzonti creativi dentro cui abbiamo lavorato, per esempio sui social.
Di speciale l'ultimo anno ha avuto i nuovi paradigmi tecnici raggiunti in agenzia - quelli in realtà arrivano tutti gli anni, anzi probabilmente qui in agenzia cambiano ad ogni trimestre - ma è sempre strepitoso adottarli e riuscire a fare ancora meglio quel che facciamo. Tra quei paradigmi ci sono per esempio anche quelli su cui è costruito il progetto ambizioso e concettualmente europeo che abbiamo portato avanti per Apam.
È stato un ultimo anno in cui abbiamo assunto una nuova figura per reparto, rigorosamente a tempo indeterminato come vuole il credo aziendale - il turnover non crea senso d'appartenenza e non alimenta la chimica creativa e strategica interna a tutti i nostri gruppi di lavoro - e questa è una di quelle cose che spesso portano qualcuno a guardarci come fossimo extraterrestri. E quindi torniamo alle stelle e al razzo, di nuovo.
Può sembrare retorica dire che tutto quel che abbiamo raggiunto non ci basta, che nessuna azienda può sentirsi arrivata se ha come noi un'età media di 31 anni, che siamo sempre proiettati sulla missione successiva.
Se sembra retorica pazienza, noi lo diciamo comunque perché per noi quelle sono le uniche prospettive possibili.
Vogliamo continuare a colpire e sorprendere chi già ci conosce; e vogliamo che chi non ci conosce capisca che abbiamo quella soluzione che da tempo stava cercando.
Vogliamo proseguire su questa strada, facendo quel che facciamo, osando quel che osiamo, perché prima o poi di fianco al razzo giallo arriverà qualcos'altro di inaspettato come lo era stato lui. E aspettare di vedere cosa sarà, stuzzica la nostra curiosità.
Non avere ancora quella risposta dà la certezza di quante cose abbiamo ancora da immaginare, progettare, fare e veder nascere.
Verso l'infinito e oltre, come diceva quel tipo con le ali.