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Focus

La parola creatività ha stancato. Serve aspirare, ad altro

Show don't tell, diceva una vecchia regola dell'arte hollywoodiana della sceneggiatura.

Show don't tell significa che piuttosto che far dire a quel personaggio che è lui il più spietato assassino a piede libero in città, serve fare in modo che lo spettatore lo comprenda da se, scena dopo scena. Dal suo sguardo freddo di fronte alla vittima, dai suoi gesti senza alcuna traccia di umana pietà, dal terrore negli occhi di chi sta per finirne vittima e dal rispetto inquieto che gli riservano gli altri criminali che incontra.
Sarà molto più forte nello spettatore la percezione del personaggio, avrà un'idea molto più chiara della sua spietatezza e se ne ricorderà molto più a lungo che non se fosse stato detto con una battuta troppo esplicita e diretta.

Dunque mostralo invece che raccontarlo, vivilo invece che dirlo, esprimilo con azioni invece che con parole.

Uno show don't tell fondamentale per chi si occupa di creare campagne pubblicitarie e storytelling di marca - e ogni altro genere di progetto sotto la cui definizione si nascondano l'ideazione e la produzione di messaggi che vogliono colpire forte l'attenzione e la memoria del pubblico - uno show don't tell chiave per chi fa questo di lavoro riguarda la parola creatività.
"Siamo creativi", "Facciamo progetti pieni di creatività", "La nostra specialità? Semplice, la creatività".
Viene da rispondere la stessa cosa che si risponde a chi dice "Sono una persona molto generosa", "Sono una donna onesta", "Sono il più bello della scuola", "Sono il più bravo in questo": lascia che lo dicano gli altri. Anzi, meglio: se davvero lo pensi, invece che dirlo impegnati a fare in modo che siano gli altri ad arrivare spontaneamente a dirlo. Invece che dirlo, dimostra di esserlo.

Solo allora la tua generosità, onestà, bellezza, bravura e ogni altro merito o qualità saranno vere. Solo quando sarà il pubblico che ti osserva a capirlo da ciò che sei e da ciò che fai.

La creatività è troppo poco. Serve aspirare, a di più

 

La creatività non può bastare da sola, la creatività in quanto tale non può esesre considerata una virtù. Questo perché la creatività, presa da sola, in realtà non è mai esistita.
Probabilmente è per questo che la parola risulta essere un po' vuota e spesso le frasi che la contengono finiscono per essere avvolte di ingenua inconsapevolezza quando non addirittura stucchevoli. Dirsi creativi è dirsi troppo poco, è quasi non dire nulla.

La natura della creatività è essere un accessorio e mai la sostanza. La creatività è un mezzo per raggiungere risultati e chi la racconta come il proprio fine perde di vista del tutto la questione.

Essere creativi è l'entry level, la puntata d'ingresso per poter iniziare a giocare al tavolo verde. Dire di essere creativi è semplicemente dire di avere due gambe e due piedi, poi però imparare a correre più veloce degli altri è tutto un altro paio di maniche. Serve lavoro, allenamento. Serve selezionare le proprie sfide. Serve scegliere gli avversari sempre un po' più bravi di te per poter così alzare il livello. La creatività come le gambe servono come strumenti, eppure quegli strumenti li hanno anche tutti gli altri partecipanti alla gara.

Tutti hanno a disposizione l'AI, tutti sono agenzie, tutti sono a 360 gradi (anche questo, per carità, da mostrare senza dirlo!), tutti hanno un biliardino in sede, tutti hanno clienti importanti, tutti hanno un fatturato che dice d'essere in crescita. E, indovinate: tutti sono creativi. Dunque che senso può avere dirlo?

Ha invece tutto il senso del mondo mostrarlo. Trovare quella soluzione creativa trovata dal team dell'amministrazione che ha rivoluzionato la gestione della contabilità interna. Trovare quella soluzione creativa trovata dai backend e frontend per darsi un nuovo flusso di lavoro. Trovare quella soluzione creativa trovata dal team HR per allacciare partnership con scuole e università in grado di incontrare i talenti migliori proprio nel momento in cui stanno per affacciarsi al mondo del lavoro e possono rendere le gambe, i piedi, la creatività di copiaincolla ancora più pronti per altri allenamenti, altro lavoro, altre corse.

Dire creatività è troppo poco. Qui lo sappiamo e per questo sfuggiamo ogni ora dalla condanna che sarebbe per noi vederci definiti come "creativi, punto". Vogliamo definirci quelli che usano anche quella cosa per correre e lavorare. Anzi, non vogliamo definirci, vogliamo dimostrarlo. Show don't tell.

E aspira.

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