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Focus

In un certo senso, siamo pinguini. Animali che ne sanno parecchio di comunicazione

Non abbiamo dubbi sulla vostra competenza in tema di animali dell'antartico. Certamente conoscerete già tutte le caratteristiche che rendono i pinguini animali unici e, se le ritroverete sintetizzate lungo questo articolo, sappiate che è semplicemente un promemoria che facciamo per noi. 

Il fatto stesso che sia necessario un promemoria vi fa capire che ce ne sono una notevole quantità e che ricordarle tutte può non essere così semplice. 

Ciò che invece non vi fa capire è cosa c'entrino i pinguini con copiaincolla. Vi starete chiedendo perché mai abbiamo scelto di spendere un'intera pagina del nostro sito attorno alla narrazione del pinguino.

Vi starete chiedendo se non sia fuori contesto. No, non è fuori contesto e la ragione per cui lo abbiamo fatto è che abbiamo da poco capito di avere molto da imparare da loro. Non è un discorso buonista, né da animalisti impegnati nella nobile causa della difesa di specie in pericolo. Le nostre ragioni qui sono più pratiche, più terra terra. Ci hanno ispirato, forse accompagnato, occupato i pensieri, abitato le metafore nelle ultime settimane.

I pinguini sono stati le nostre più recenti muse ispiratrici qui in agenzia. 

Ora vi spieghiamo perché.

Quanto copiaincolla assomiglia ad un pinguino

 

I pinguini sono uccelli ma non volano. Un messaggio bellissimo, una presa di posizione forte e chiara. Dietro quella scelta evolutiva c'è lo spirito di chi non si arrende alle definizioni. Di chi mette il suo carattere oltre ai confini troppo stretti stabiliti dai cliché. Dovrebbe volare solo perché lo definiscono uccello, ma probabilmente gli sembra uno schema troppo prevedibile.

Probabilmente è questa allergia alla prevedibilità che accomuna il pennuto senza penne (altro suo notevolissimo virtuosismo) a chi come noi crea progetti di comunicazione creativa.

Non vola ma ha le ali. Ecco allora che il pinguino, mai domo nella sua ingegnosa attitudine verso strade sorprendenti, le ali le trasforma. Non sono un supporto al volo: sono le pinne di un abilissimo nuotatore.

Alla luce di questo esiste anche la possibilità, perché no, di definirlo un pesce che non è un pesce. 

Capite ora la forza dirompente di questo fascinoso birillo vivente sempre in frac? 

Le ali usate come pinne, uno strumento nato per una funzione che per ragioni di convenienza, utilità, sopravvivenza, o perfino successo, viene adattato ad un altro fine è qualcosa che ribalta le convenzioni.

E qualcosa che ribalta le convezioni non può che riguardare da vicino la genetica della creatività.

Si chiamano sfeniscidi, ma nessuno li chiama così

 

I pinguini non si chiamerebbero pinguini, in realtà. Il loro nome originario sarebbe sfeniscidi ma è oggettivamente difficile da leggere e molto poco musicale da pronunciare.

L'hanno capito ben presto e hanno iniziato a farsi chiamare pinguini. La dinamica è la stessa che coinvolge lo studio di un brand. I nomi devono essere memorizzabili e piacevoli. Si dice che devono funzionare, assolvere ad un compito ben preciso.

E badate bene, definire brand il nome di un animale non è solo un iperbole filo-marketing. Il nome Pinguino funziona talmente bene che in più di un caso è diventato sul serio un marchio. Un nome commerciale.

Ha battezzato dispositivi per il raffreddamento di ambienti, così come gelati ricoperti in stecco.

Il pinguino è un personaggio

 

L'elenco delle sue qualità comunicative e creative sarebbe ancora lungo, ma questa pagina non può esserlo oltre certi limiti. Concludiamo citando un altro esempio eclatante del suo fascino, un traguardo che solo pochi raggiungono e che rende immortali.

La storia di cui lo hanno reso parte è semplice: un supereroe vestito da pipistrello, in una città fantastica, combatte i cattivi. E uno dei suoi nemici più simbolici è un uomo dalle sembianze di pinguino. Lo ha perfino impersonato un noto attore hollywoodiano.

Se state pensando che il pinguino è incredibilmente stato associato ad un cattivo e un pipistrello - molto meno simpatico e buffo, molto meno interessante - sia invece diventato l'emblema del buono di quella trama avete capito un'altra cosa ancora.

Che lo storytelling ha un potere enorme se utilizzato bene. Può far apparire le cose all'opposto di come le percepivamo. Ma questa è un'altra storia.

Resta il fatto che quel personaggio negativo non cambierà mai la profonda stima che nutriamo per gli sfeniscidi. Per i pinguini, pardon.

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