Chi sta scrivendo i contenuti di questa pagina del nostro sito - una pagina in cui cerchiamo di far comprendere meglio cosa sia per noi un contenuto video, come lo gestiamo, come lo sviluppiamo, come gli diamo vita - la sta scrivendo a una decina di metri dalle scrivanie temporaneamente lasciate deserte da tre colleghe impegnate in uno shooting all'interno di un'abitazione privata che ha per soggetto un bambino di un anno che interagisce con alcuni prodotti di Fiocchi di Riso.
Stanno producendo contenuti video che verranno pubblicati sulle properties social del brand e che avranno l'obiettivo di mostrare i prodotti e il loro utilizzo e al tempo stesso di proseguire un racconto di marca vicino ai piccoli, alla loro cura, che sia anche caldo e sensibile.
Le nostre colleghe impegnate lì su quella precisa produzione sono una content strategist, una art director e naturalmente una video & motion designer.
La prima è la depositaria delle linee editoriali che orientano la comunicazione progettata in agenzia e concordata con il cliente (è lei che sa perché siamo lì, in sostanza, e quali obiettivi deve soddisfare il girato che verrà raccolto e portato in agenzia).
La seconda ha il compito di curare l'impatto visivo e di assicurarsi che resti coerente con gli stili visual che si stanno seguendo su Fiocchi di Riso.
La terza è lì per guidare la mamma del piccolo e il piccolo stesso, per suggerire pose e gesti, per scegliere l'ottica e le luci più adatte a far sì che la resa sia la migliore possibile e a farlo nel più breve tempo considerata la scarsa autonomia che un bambino di quell'età può avere in termini di pazienza e di necessità.
Non è molto diverso da quando per altri progetti e altri clienti siamo andati in quella cucina privata e in quell'altra - a volte per girare scene di preparazione di ricette, a volte per scorci meno didascalici e più food porn, gustosi, appetitosi - o da quando abbiamo girato in un parco pubblico o nelle vie del centro, per dirne tre.
Non è molto diverso nemmeno da quando giriamo nella company house, sfruttando la sala di posa attrezzata oppure, se il contenuto lo richiede, gli altri numerosi spazi interni ed esterni della nostra struttura.
Non è molto diverso da quando invece di un bambino di un anno, ce n'erano due, di sette e nove, da quando c'erano un signore di settanta, una donna di trentacinque e ogni altro volto e figura che fosse necessario avere per fare in modo che quel preciso contenuto guadagnasse tutta la forza di cui aveva bisogno.