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Focus

copiaincolla si è trasferita a Copenhagen.
Per 5 giorni

Ogni tanto abbiamo bisogno di abbattere i muri dell'ufficio e di liberare le nostre anime creative. Quando lo facciamo, voliamo ad abbuffarci di nuove idee, di visioni diverse dalle nostre. Siamo stati a Mosca, Barcellona, Tokyo, Londra e in moltissimi altri posti nel mondo. Questa volta l'ispirazione creativa l'abbiamo cercata in Danimarca.

Tutto il team ha fatto le valigie, è andato in aeroporto, ha fatto il check-in e via... è planato al centro della capitale danese, Copenhagen. L'aereo non è stato l'unico mezzo che abbiamo utilizzato in quei cinque giorni di viaggio. Dovete sapere che là pedalano moltissimo (e lo fanno in modo molto educato).

Così, a cavallo delle nostre biciclette a scatto fisso, abbiamo respirato la fresca aria nordica e siamo andati a sfogliare collezioni di libri della meravigliosa biblioteca Sorte Diamant, a provare il comfort delle celebri sedie scandinave al Design Museum, ci siamo lasciati avvolgere dall'atmosfera ottocentesca e classicheggiante delle spettacolari attrazioni nel parco Tivoli.

L'Ottocento l'abbiamo ritrovato anche nello sguardo imponente della statua di Andersen e in quello sognante della sua Sirenetta. Sul cammino abbiamo incontrato anche il ricordo del filosofo Kierkegaard e abbiamo pensato che lui e Ariel sarebbero stati una bella coppia. Chissà se si sono incontrati qualche volta al mercato.

Il mercato danese rappresenta benissimo la vita dei suoi cittadini: alcuni al banco pesce a comprare salmone per la cena, altri a gustarsi un tipico smørrebrød prima di rientrare a lavoro. Cittadini come altri in una città così diversa dalla nostra.

Avete presente quelle serate noiose a guardare foto di viaggi altrui? No, non lo faremo

Ma come? La statua della libertà in Danimarca? Eppure abbiamo potuto fotografare anche quella, solo che era costruita con molti, moltissimi pezzi di Lego.

La cosa divertente è che a Billund - è lì che si trova Legoland - abbiamo ritrovato Copenhagen. Le piazze e i palazzi, i ponti e i colori. Su un fiume Nyhavn in miniatura che circondava il parco, piccoli pescatori gialli impugnavano i loro mulinelli su galleggianti barchette costruite pezzo dopo pezzo.

Proprio come facciamo noi in agenzia quando lavoriamo a un progetto. A pensarci bene, anche noi siamo costruttori, in qualche modo, creando qualcosa che prima non c'era. Solo che al posto dei lego, usiamo altri strumenti.

A proposito di architetti e costruttori, siamo stati anche a Malmö, che invece non è nemmeno in Danimarca.

Malmö è una cittadina svedese. Per arrivare in Svezia, abbiamo viaggiato al di sopra di un ponte metà sospeso e metà immerso nelle frigide acque del Nord. Un capolavoro d'ingegneria: il suggestivo Ponte di Øresund del prodigioso Calatrava, che collega le due nazioni. Quello era un ponte vero, anche se non siamo certi che 16 km di Lego siano un'impresa impossibile per i determinati danesi. 

Ma Calatrava non è uno che si accontenta. Giunti a Malmö, nonostante il clima fantozziano, abbiamo potuto alzare lo sguardo al cielo e ammirare i 190 metri e i 54 piani del Turning Torso, il grattacielo che con un pizzico della presunzione del suo architetto sbuca dai moderati edifici svedesi come un titano che vuole raggiungere l'Olimpo.

Sì viaggiare, rallentando per poi accelerare, cantava Battisti 

Il nostro bagaglio al ritorno del viaggio era molto differente dall'andata. L'abbiamo riempito con molte cose nuove: qualche biscotto danese - rigorosamente in scatola di latta - come souvenir, alcune corone non spese e un sacco di spunti creativi. 

Per farlo abbiamo dovuto aprire la mente e svuotarla di ciò che ci era già conosciuto. Abbiamo dovuto decidere di fare spazio nella nostra valigia, già colma e spesso straripante di indumenti portati da casa. Abbiamo dovuto scegliere di abbandonare quella maglietta che mettevamo da anni perché ci stava bene, anche se in cuor nostro sapevamo che era ormai sorpassata. Non gettarla, ma lasciarla da parte. Così facendo, la nostra valigia è diventata un bagaglio di visioni. 

Il bello di viaggiare sta proprio lì.

Tutto questo ci succede ogni volta che viaggiamo. Se ci pensate bene, succede anche a voi.

Non importa se il viaggio è dall'altra parte del mondo o dall'altro lato della strada. Quello che conta è fermarsi un attimo ad osservare. E a capire. E a imparare. Per migliorare. Per poter viaggiare anche dalla nostra scrivania.

Gli altri viaggi di copiaincolla

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