Abbiamo divorato ogni strambo abbigliamento che abbiamo incontrato per le strade della città. Abbiamo alzato gli occhi e aperto la memoria di fronte alle architetture più eccentriche e imprevedibili di Omotesando.
Ci siamo fermati, del tutto inebetiti, di fronte alla quantità rigorosamente ordinata di persone di Shibuya. Abbiamo camminato nella spiritualità di templi scintoisti e tra le strade piene di odori sconosciuti e luci di una città infinita.
Quel viaggio ci ha mostrato cosa mangiano, cosa pensano e cosa fanno dall'altra parte del mondo. E ci ha fatto capire dove e come possiamo migliorare le nostre idee arricchendole con tutte quelle esperienze lontane e preziose. Là dove millenni di storia imperiale vivono al fianco di karaoke, manga e sushi, abbiamo capito come quelle tendenze e quei gusti potevano ispirare i nostri lavori futuri.