Procrastinare. Dal latino pro, avanti, e crastinus, che appartiene al domani, la procrastinazione è l'atto di rimandare lo svolgimento di un compito o di un'attività che si preferirebbe fosse svolta nell'immediato. A differenza di un rinvio pianificato, che rappresenta una decisione motivata razionalmente e utile alla persona, la procrastinazione è irrazionale e spesso dannosa. Secondo Wikipedia, tra le cause più comuni della procrastinazione di un'attività vi è il disagio provocato da quell'attività. Più è alto quel disagio, più l'individuo tenderà ad evitarne lo svolgimento. Resta la volontà di eseguire il compito, ma viene rimandato ad una data imprecisata.
Disagio. Generalmente rimandiamo le cose che non ci piacciono. Andare alle poste, pianificare la revisione dell'auto, prenotare una visita dal dentista. Tutte cose che non ci piacciono ma che sono parte integrante della nostra vita. La nostra vita è fatta di questi verbi: pianificazione, organizzazione. Impossibile non averle in un mondo in cui gli impegni vanno più veloce di noi.
Non fare domani quello che puoi fare oggi. La saggezza popolare ci dice che anche prima del terzo millennio era preferibile non rimandare al giorno dopo le cose. Ma oggi, soprattutto oggi, non possiamo più permetterci di rimandare la nostra vita, dopo un 2020 come quello che abbiamo passato.
Un'altra cosa che non possiamo più permetterci di fare è di rimandare la nostra azienda. Perché anche lei è parte integrante della nostra vita e anche di quella dei nostri consumatori, ed è parte integrante del nostro futuro.
I propositi hanno il potere di essere infinitamente procrastinabili, voi avete il potere di non permettergli di esserlo. Perché se non lo fate oggi, a rimetterci domani sarete voi. E non lo dice l'oroscopo, lo dice la realtà dei fatti.