Maraia, Giovanni, Paolo, Diana, Matteo e Melanie. Sono i nomi delle persone che, solamente nel primo semestre del 2024, si sono aggiunte alla squadra di copiaincolla. Nomi che ci hanno permesso di raggiungere la fatidica quota di 40 collaboratori.
Nei suoi 25 anni di attività, copiaincolla è cambiata. Si è evoluta per stare al passo con un mondo, quello della comunicazione, che non permette a nessuno di rimanere fermo. Ha cambiato sede per ben tre volte, ha cambiato volti, ha cambiato professionalità, ma non ha mai smesso di cercare nelle persone quelle caratteristiche che fossero in grado di mantenere il suo carattere distintivo, alzando sempre più il livello della sua creatività e dei suoi servizi. Caratteristiche che si chiamano passioni, interessi, hobby, predilezioni o desideri.
Maraia e gli altri nomi provengono da esperienze ed ambiti diversi: chi da altre agenzie, chi da consolidate realtà aziendali, chi da progetti sviluppati insieme a scuole o università. Tutti con definite competenze. Tutti con una propria professionalità.
Tutti, però, con diversi segni distintivi che hanno convinto copiaincolla a puntare su di loro. Qualcosa che si trova dietro quelle singole competenze e quella professionalità così in mostra durante i classici colloqui di lavoro.
Maraia, ad esempio, ha portato a copiaincolla la sua passione per la fotografia e per il food: questa si è trasformata in breve tempo in scatti food creativi ed incisivi (per capire di cosa stiamo parlando, è sufficiente guardare qualche esempio qui).
Diana si può definire quasi una nomade digitale. Prima di arrivare a copiaincolla ha viaggiato per mezzo mondo partendo dal suo paese d'origine, la Russia, e portando con sè un pezzetto di ogni singola esperienza. Le sue produzioni video sono il risultato di tutto quello che ha imparato e appreso in questi anni, osservando diverse culture e trovando nuove ispirazioni viaggio dopo viaggio.
Melanie ha una smisurata attrazione per la montagna e per i cappotti. A copiaincolla gestisce i progetti dei clienti con la stessa cura e la stessa attenzione con le quali parla alle sue piante (e a quelle di copiaincolla).
Il sogno del cassetto di Giovanni è quello di diventare pilota di aerei di linea. A copiaincolla si allena a gestire tutti quei sofisticati sistemi interni che ne permettono la sopravvivenza. Proprio come fosse un grande aereo da pilotare.
E Matteo? Beh basta osservare il suo stile hawaiano per poter distruggere in pochissimi secondi qualsiasi stereotipo sulla figura dello sviluppatore backend. Nel senso che possono esserci creatività ed estrosità anche nei rigidi linguaggi di programmazione.
Di Paolo, invece, è balzato subito all'occhio lo spirito sportivo: nel tempo libero usa i piedi e le mani (gioca a calcio insieme ad un collega, si allena prendendo a pugni un sacco da boxe con un altro collega), a copiaincolla usa la testa per analizzare i dati di settore e ideare efficaci campagne advertising.