Il cinema è un'arte, la comunicazione invece no.
La comunicazione deve rimanere sempre con i piedi ben saldi a terra, pensando alla miglior strategia per raggiungere il risultato atteso. A volte, però, quando quella strategia sceglie anche l'arma della creatività e quando, in particolare, sceglie l'arma della creatività che prende forma per mano di registi, attori, truccatori, costumisti, scenografi impegnati su un set, beh allora in quel caso la comunicazione, pur non diventando arte del cinema, le si avvicina. Le si avvicina e, sussurandole in un orecchio, le chiede in prestito un po' della sua inarrivabile forza emozionale.
Fare movie marketing assomiglia terribilmente a fare cinema sul serio. Lo sviluppo del concept iniziale, invece, resta un meccanismo puramente nostro.
Indipendentemente dal mezzo con cui la si realizza, l'idea iniziale nasce in agenzia come l'idea iniziale di ogni altro progetto. Nasce da ricerca, da confronti, da sperimentazioni, da tentativi, da altri tentativi, da scontri, da pacche sulle spalle, da vicoli ciechi, da soluzioni sorprendenti. Nasce da parole e da immagini che in un primo momento sono solo nelle nostre teste. Una volta nata, allora sì che quell'idea inizia un percorso marcatamente "cinematografico".
Viene resa sceneggiatura. Viene condita di annotazioni per i costumi e per gli attori che è fondamentale ricercare. Viene tradotta in indicazioni da dare a registi e tecnici perché tutto quanto risulti esattamente come è nel concept iniziale. Lo stesso concept che ha convinto prima di tutto noi e che ha convinto il cliente.
Ma non credete che il lavoro si esaurisca con la magia del set; e non credete nemmeno che sia tutta una magia.