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Focus

Assaggi di instant marketing e di come vada fatto bene-e-subito

Nel gergo del giornalismo la parola "bucare" rappresenta uno dei più grandi spauracchi. La usano per riferirsi a quei casi in cui ci si perda una notizia che altri invece hanno dato. Nel marketing non si usa la stessa parola ma il pensiero di bucare sui social un momento, un tema, un trend di cui tutti parlano, genera lo stesso grado di terrore.

L'instant marketing è nato con i social. L'immediatezza e la democraticità delle piattaforme, luoghi in cui tutti producono aggiornamenti e diffondono cose, ha generato fenomeni di viralità istantanea e di esperienza immediatamente condivisa di quel che di rilevante accade. La morte di un personaggio noto, la gaffe di un politico, un evento di cui tutti parlano, un fallimento oppure un successo che fa molto discutere: qualunque fatto può rappresentare sui social un trend. Qualunque trend può catalizzare attorno a sé interi flussi di commenti e contributi di centinaia di migliaia di persone. E brand che vivono sui social devono necessariamente porsi ogni volta la domanda: mi sto perdendo un'occasione di visibilità? Questo trend può essere coerente con la mia identità e il mio posizionamento? Posso offrire al mio pubblico il mio contributo per dirottare parte di quei flussi anche sulla mia notorietà?
Se la risposta è sì - e, ci mancherebbe, non è detto che per forza lo sia - allora si deve agire. Subito.

Il fattore temporale è decisivo. I trend sui social sono come fiammiferi nella mano di un manovale che si sta accendendo una sigaretta in una pausa al cantiere. Una fiamma che all'improvviso interrompe il normale decorso del tempo di quella giornata, che brucia e dà calore. Ma che un attimo dopo è già sfumata. Spenta per sempre. Sui social l'istantaneità dei trend è bidirezionale, nel senso che la si può vedere sia nel loro improvviso sbocciare sia nel loro altrettanto repentino morire.

Per questo non c'è tempo da perdere. Se vuoi infilarti nella corrente lo devi fare prima che svanisca.

Instant marketing Motta
Instant marketing Motta
Instant marketing agenzia comunicazione
Instant marketing agenzia comunicazione

Dopo la svolta animalista di Silvio Berlusconi che nel 2017 postò un video in cui allattava un agnellino. Quando l'instant marketing non era ancora un trend. 

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Capita anche che l'instant marketing coincida con prese di posizione. Qui quando una nota testata se ne uscì titolando "Calano fatturato e pil ma aumentano i gay"

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Capita poi che una presa di posizione netta generi 44.000 clic sul post. E che divida il pubblico rendendo essenziale una puntuale moderazione dei commenti (anche polemici).

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Oppure gli Europei 2020, nel 2021

 

Nei giorni in cui sui social impazzava il "tiraggir" in onore dei gol di Insigne, abbiamo fatto dire la sua anche a Girella Motta.

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Erano le ore che portavano a Italia-Svizzera e ci sembrava opportuno rispolverare la memoria legata allo storico "Svizzero? No, Novi".

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Per Tigros, insegna GDO, abbiamo creato un teaser della finale che proponesse una sfida Italia-Inghilterra anche tra birre da sorseggiare davanti alla tv.

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Oppure i trend non di massa ma di nicchia

 

L'instant marketing può anche essere una forma di reazione istantanea a qualcosa che accade in un preciso ambito, in un contesto molto limitato a un preciso settore. In quel caso non si tratta di seguire un flusso collettivo ma di fare molta attenzione a cosa accade di rilevante per alcuni nonostante per altri non lo sia.

È quel che è accaduto ad esempio in occasione di un'eccezionale grandinata estiva nel 2021: nei giorni successivi, all'interno delle zone geografiche colpite dall'evento, le catene di riparazione cristalli hanno prodotto una grande quantità di contenuti per pubblicizzare il loro servizio di assistenza e sostituzione.

Un altro esempio è legato al successo che negli ultimi anni ha avuto la vitamina D, a cui sempre più persone guardano con interesse e a cui nella primavera 2020 era stato addirittura attribuito un valore curativo legato al Covid-19. L'informazione non aveva in realtà alcuna base scientifica, ma restare informati su quel trend di interesse e false notizie è stato fondamentale per la gestione più accurata e seria della moderazione di un cliente con un brand di prodotti a base di vitamina D.

Più che di instant-marketing, potremmo parlare di marketing reattivo. Un approccio che tiene al centro del lavoro il continuo aggiornamento per prevenire rischi e per essere attrezzati a rispondere nel modo più efficace al mutare delle condizioni dell'habitat in cui quel particolare brand vive ogni giorno.

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